Alejandro Jodorowsky, una delle menti più geniali dei nostri tempi, nasce a Tocopilla, una località costiera sita nel Cile settentrionale, il 17 febbraio del 1929, figlio di Jaime Jodorowsky Groismann e di Sara Felicidad Prullansky Trumper, ambedue di origini ebraico-ucraine.
Si trasferì nel 1953 a Parigi, dove entrò nel movimento surrealista di André Breton e successivamente fondò con Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento teatrale Panico. Divenne anche per parecchio tempo assistente di Marcel Marceau, uno dei più famosi mimi di tutti i tempi, fino ad arrivare ad esserne il più stretto collaboratore.
Il suo pensiero si diffuse in molteplici forme, fu sceneggiattore di fumetti collaborando con il geniale Moebius e Milo Manara, regista cinematografico dirigendo alcuni film di culto come“ La montagna Sacra” “ El topo” e Santa Sangre”, e scrittore autore di best seller come la “ Danza della Realtà” “ Pscicomagia “ e “La Via dei Tarocchi” un testo fondamentale per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa disciplina.
Negli anni 60 si trasferì per qualche tempo in Messico dove venne a contatto con una famosa guaritrice di nome Pachita , da questo incontro elaborò una sua personale forma di terapia che chiamò Pscicomagia, osservò infatti che i metodi che Pachita utilizzava per guarire i suoi “pazienti” non avevano alcun valore dal punto di vista della medicina tradizionale, ma la “forza” che li pervadeva era tale da portare spesso il “paziente” a reagire, e intraprendere egli stesso la strada per una guarigione, per ritrovare una forza positiva dentro di sé oppure, paradossalmente, per un’accettazione serena della malattia.
Ancora in vita Alejandro Jodorowsky continua la sua divulgazione e tutta la sua sterminata opera è sempre stata rivolta verso lo sviluppo della “Coscienza Umana” cercando di portare l’ Individuo a ritrovare la capacità di uscire da se stesso, attraverso i limiti del suo piccolo mondo individuale per aprirsi all’Universo.
Dal suo pensiero si riportano di seguito quelli che vengono definiti i suoi 82 comandamenti estratti dal libro “Il Maestro e le Maghe”, e precisamente si trovano nel capitolo “Il lavoro sull’essenza”, estratti da una presunta lettera di Gurdjieff ad una sua figlia illegittima di nome Reyna.
Non si sa esattamente se questa storia si reale o meno , in ogni modo una cosa però è certa; chiunque li abbia scritti ha fatto un elenco molto preciso di quelle regole che ogni persona dovrebbe inseguire per rendere la sua vita, e quella degli altri, migliore sotto ogni punto di vista. Jodorowsky mette in bocca queste parole a Reyna la quale le avrebbe dette prima di svelare i comandamenti:
“Chiunque desideri raggiungere lo scopo supremo deve prima di tutto cambiare le proprie abitudini, sconfiggere la pigrizia e divenire un essere umano moralmente sano. Per essere forti nelle cose grandi, dobbiamo essere forti anche in quelle piccole. Siamo stati educati male. Viviamo in un mondo di competizione nel quale onestà è sinonimo di ingenuità. Dobbiamo prima sviluppare abitudini buone.Alcune di quelle potrebbero sembrare semplici, ma sono molto difficili da realizzare. Credendo che siano ovvie, non riusciamo a vederle come la chiave della coscienza immortale.Ora dovrei offrirti un dettato dei comandamenti che il mio beato padre mi ha insegnato…”
Buona lettura e buona espansione
- Focalizza la tua attenzione su te stesso. Sii cosciente in ogni momento di ciò che stai pensando, percependo, provando, desiderando e facendo.
- Finisci sempre ciò che hai iniziato.
- Qualunque cosa tu stia facendo, falla nel miglior modo possibile.
- Non attaccarti a niente che possa distruggerti nel corso del tempo.
- Sviluppa la tua generosità – ma fallo segretamente.
- Tratta chiunque come se fosse un parente stretto.
- Organizza quello che hai disorganizzato.
- Impara a ricevere e ringrazia per ogni regalo ricevuto.
- Smetti di definire te stesso.
- Non mentire e non rubare, perché facendolo menti a te stesso e rubi a te stesso.
- Aiuta il tuo vicino, ma non renderlo dipendente.
- Non incoraggiare altri ad imitarti.
- Fai piani di lavoro e portali a termine.
- Non occupare troppo spazio.
- Non fare movimenti o suoni inutili.
- Se ti manca la fede, fingi di averla.
- Non permettere a te stesso di essere impressionato da personalità forti.
- Non considerare nessuno e niente come di tuo possesso.
- Condividi equamente.
- Non sedurre.
- Dormi e mangia solo il necessario.
- Non parlare dei tuoi problemi personali.
- Non esprimere giudizi o critiche quando sei ignorante della maggior parte dei fattori coinvolti.
- Non instaurare amicizie inutili.
- Non seguire le mode.
- Non vendere te stesso.
- Rispetta i contratti che hai firmato.
- Sii puntuale.
- Non invidiare mai la fortuna o il successo di qualcuno.
- Non dire più del necessario.
- Non pensare ai profitti che il tuo lavoro genererà.
- Non minacciare nessuno.
- Mantieni le tue promesse.
- Nelle discussioni, mettiti al posto dell’altra persona.
- Ammetti che qualcun altro potrebbe essere superiore a te.
- Non eliminare, trasforma.
- Sconfiggi le tue paure, perché ognuna di loro rappresenta un desiderio camuffato.
- Aiuta gli altri ad aiutare se stessi.
- Sconfiggi le tue avversioni e avvicinati a coloro che ti inspirano rifiuto.
- Non reagire a ciò che gli altri dicono di te, che siano lodi o colpe.
- Trasforma il tuo orgoglio in dignità.
- Trasforma la tua rabbia in creatività.
- Trasforma la tua avidità in rispetto per la bellezza.
- Trasforma la tua invidia in ammirazione per i valori dell’altro.
- Trasforma il tuo odio in carità.
- Non elogiare né insultare mai te stesso.
- Considera ciò che non ti appartiene come se ti appartenesse.
- Non protestare.
- Sviluppa la tua immaginazione.
- Non dare mai ordini per ottenere soddisfazione dall’essere ubbidito.
- Paga per i servizi eseguiti per te.
- Non fare proseliti del tuo lavoro o delle tue idee.
- Non tentare di far provare agli altri nei tuoi confronti emozioni come pietà, ammirazione, compassione o complicità.
- Non tentare di distinguerti con la tua apparenza.
- Non contraddire; piuttosto, resta in silenzio.
- Non contrarre debiti; acquista e paga immediatamente.
- Se offendi qualcuno, chiedi il suo perdono; se hai offeso qualcuno pubblicamente, scusati pubblicamente.
- Quando realizzi di aver detto qualcosa di sbagliato, non persistere nell’errore per orgoglio; piuttosto, ritratta immediatamente.
- Non difendere le tue vecchie idee semplicemente perché sei colui che le ha espresse.
- Non tenere oggetti inutili.
- Non adornare te stesso con idee esotiche.
- Non tenere le tue fotografie con persone famose.
- Non giustificarti con nessuno e tieni per te le tue opinioni.
- Non definire te stesso in base a ciò che possiedi.
- Non parlare a te stesso senza considerare che potresti cambiare.
- Accetta che niente ti appartiene.
- Quando qualcuno chiede la tua opinione circa qualcosa o qualcuno, parla solo delle sue qualità.
- Quando ti ammali, considera la tua malattia come il tuo maestro, non come qualcosa da odiare.
- Osserva direttamente e non nasconderti.
- Non dimenticare i morti cari, ma concedi loro uno spazio limitato e non permettergli di invadere la tua vita.
- Ovunque tu viva, trova sempre uno spazio da dedicare al sacro.
- Quando offri un servizio, rendi il tuo sforzo poco appariscente.
- Se decidi di lavorare per aiutare gli altri, fallo con piacere.
- Se stai esitando tra il fare e il non fare, corri il rischio del fare.
- Non tentare di essere tutto per il tuo sposo/la tua sposa; accetta che ci siano cose che non puoi dargli/darle ma che altre persone possono.
- Quando qualcuno sta parlando ad un pubblico interessato, non contraddire quella persona e non rubare il suo pubblico.
- Vivi dei soldi che hai guadagnato.
- Non vantarti mai delle avventure amorose.
- Non glorificare mai la tua debolezza.
- Non fare visita a qualcuno solo per passare il tempo.
- Ottieni cose per poi condividerle.
- Se stai meditando e il diavolo appare, fai meditare anche il diavolo.
La via si percorre passo dopo passo. Se un passo è intenso e perfetto, lo sarà anche quello successivo. Pensiamo a fare ogni passo in maniera perfetta, non alla via.Non chiediamo altro che il nostro pane quotidiano. E cioè: qui e ora, il nostro presente
– Alejandro Jodorowsky –
Articolo bellissimo!❤
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Emilia 🙂
"Mi piace""Mi piace"