“Il vento spegne la candela e alimenta il fuoco.
Lo stesso vale per il caso, l ‘incertezza e il caos,
vogliamo usarli non nasconderci a loro.
Vogliamo essere il fuoco e desiderare il vento !”-Nassim Nicholas Taleb –
L’Antifragile un testo provocatorio di Nassim Taleb , che parla sei lingue, anche un po’ di italiano e di mestiere non fa il filosofo ma l’ economista. Ha il sorriso facile, un ottimo sense of humor e un gusto speciale per i paradossi. Ha coniato un termine, antifragile, che è un modo di pensare.
Per vent’anni ha fatto con successo il trader, e con successo ancora maggiore oggi si occupa di previsione e prevenzione dei rischi, insegna alla New York University e fa lo scrittore di saggi.
Giocati dal caso, Il cigno nero e Antifragile sono bestseller mondiali.
Questi testi offrono una nuova visione del mondo. Una prospettiva che cambierà le nostre idee sulla società e ispirerà le nostre scelte quotidiane.
Ci aiuteranno a comprendere come il nostro corpo si protegge dalle malattie e le specie viventi si evolvono, come la libertà d’impresa crea prosperità e il genio si trasforma in innovazione.
Ci farà scoprire che se viviamo più a lungo non è la medicina che dobbiamo ringraziare, che meno dati sono disponibili e più un’analisi sarà accurata, e che il naufragio del Titanic ha salvato molte più persone di quante ne abbia fatte annegare.
La chiave di tutto è l’antifragilità.
Sappiamo che la nostra incapacità di comprendere a fondo i fenomeni umani e naturali ci espone al rischio degli eventi inaspettati. Ma l’incertezza non è solo una fonte di pericoli da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio dalla volatilità e dal disordine, persino dagli errori, ed essere quindi antifragili.
Il robusto sopporta gli shock e rimane uguale a se stesso, l’antifragile li desidera, e se ne nutre per crescere e migliorare.
Medicina, alimentazione, architettura, tecnologia, informazione, politica, economia, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei campi di applicazione pratica in cui Nassim Nicholas Taleb ci accompagna, con l’ironia e la verve polemica che lo hanno reso celebre.
Nell’ottica dell’antifragilità, le città-stato funzionano meglio degli stati-nazione, la spontanea confusione dei suk è preferibile all’eleganza formale dei mercati regolati, le grandi corporation sono una minaccia per la società, tanto quanto i piccoli imprenditori ne rappresentano la forza.
E per raggiungere un maggior benessere personale e collettivo non è necessario fare sempre di più: meno è meglio.
Attingendo da uno sconfinato repertorio di episodi storici, fenomeni biologici e naturali, curiose esperienze personali, unendo la logica matematica alla scettica saggezza degli antichi e allo spirito pratico dell’uomo della strada, Taleb è riuscito nel tentativo di creare una guida eclettica, scanzonata e iconoclasta per orientarsi in un mondo imprevedibile e dominato dal caos, il mondo del Cigno nero.
SONO LE SITUAZIONI PIÙ SOLIDE QUELLE CHE COLLASSANO. “Sono libanese – dice Taleb in un’anteprima del suo discorso – dunque vengo da una comunità fragile, da sempre ossessionata dal tema della sopravvivenza. Eppure sono proprio le situazioni che appaiono più solide a subire i collassi più rovinosi.
A partire dal secondo dopoguerra abbiamo costruito sistemi sempre più complessi, e per questo sempre più dipendenti dalle previsioni. Ma oggi molte previsioni restano inaffidabili: siamo riusciti ad arrivare sulla luna, ma non siamo in grado di dire quali saranno le quotazioni di borsa domattina. Per questo dobbiamo costruire sistemi che si reggono senza bisogno di previsioni, in cui imprevisti ed errori si trasformino in vantaggi, e per cui si possa immaginare una esposizione positiva agli accidenti e alla casualità. Sistemi resilienti, insomma, anzi, qualcosa di più: sistemi antfragili.”
PROSPERARE NEL CAOS. Bene, ma com’è fatto un sistema Antifragile?
Se “fragile” è qualcosa che viene danneggiato dai colpi, dal caos e dall’incertezza, il suo opposto non è “robusto (ciò che resta indifferente ai colpi) ma, appunto, ciò che è “antifragile”: capace di prosperare grazie a colpi, caos e incertezza, stress e disordine.
Questa, se ci pensate bene, è la caratteristica dei sistemi organici, che si rafforzano se esposti a stress ambientali. È una caratteristica della vita, antifragile perché attraverso il caso conquista la sua varietà. E, aggiungo, è una caratteristica del pensiero creativo, antifragile perché si manifesta in presenza di ostacoli da superare, sfide da vincere, problemi da risolvere. È anche ciò che sanno tutte le mamme: i bambini troppo imbaccuccati si prendono perennemente il raffreddore, o inciampano nei propri panni.
PICCOLO, NON LINEARE, ACCORTO. Antifragile è ciò che è non lineare. Che è piccolo e assume piccoli rischi (esempio di Taleb: dieci salti da un metro sono molto meno pericolosi di un salto da dieci metri). Che sa trarre profitto dagli errori o perché li sfrutta (è il caso di molte invenzioni fatte “per errore”: qualcosa che succede spesso nel mondo dei farmaci, a cominciare dalla penicillina e dal Viagra), o perché li usa come occasioni di crescita e di apprendimento.
FALLIMENTI POSSIBILI. La pietra filosofale, secondo Taleb, è inventare un’impresa che non abbia paura del fallimento, e che impari a fallire orgogliosamente, in fretta, tanto, su piccole cose, in ambiti in cui un solo grande successo possa sovracompensare tutti i piccoli fallimenti: è la filosofia della Silicon Valley e, se ci pensate bene, di chiunque faccia ricerca.
Così, proprio moltiplicando i fallimenti possibili ci si procurano più opportunità di guadagno casuale e imprevedibile, e più occasioni di apprendimento empirico. Il successo nasce dal rischio, il rischio non ha paura del fallimento.
E sì, in questo senso la creatività è massimamente Antifragile.
Fonte : http://nuovoeutile.it