IL POTERE DI SCEGLIERE

“E tutte le persone che, a quanto pare vogliono effettivamente soffrire ?
Una mia amica viene picchiata dal compagno e la sua relazione precedente era dello stesso tipo.
Perché sceglie sempre uomini simili e perché si rifiuta di uscire da questa situazione adesso ?  Perché cosi tante persone scelgono il dolore ?

consa

So che la parola scegliere è molto in voga nella filosofia New Age, ma in questo contesto non è del tutto esatta.
E’ fuorviante dire che uno sceglie di avere una relazione conflittuale o altre situazioni negative nella vita.
Scegliere implica consapevolezza, un alto livello di consapevolezza.
Senza di essa non c’è scelta.
La scelta comincia nell’ istante in cui smetti di identificarti con la mente e con i suoi schemi condizionanti nell’ istante che diventi presente.
Finché non raggiungi questo livello sei inconsapevole, spiritualmente parlando.
” Perdonali perché non sanno quello che fanno”
Questa frase del vangelo (Luca 23:34-44) non ha niente a che vedere con l’ intelligenza nel senso convenzionale del termine.
Vi sono infatti tantissime persone colte e dotate di un’ intelligenza superiore ma assolutamente inconsapevoli perché completamente identificate con la mente.
Infatti se il progresso dell’umanità e l’accresciuta conoscenza non viene bilanciato da una corrispondente espansione della consapevolezza, il potenziale
di infelicità e catastrofe diventa molto elevato.

Tornando all’ esempio della donna che rivive sempre relazioni dolorose,la risposta è : perché non ha scelta!
La mente infatti condizionata com’è dal passato cerca sempre di ricreare ciò che conosce e con cui ha familiarità
Per quanto sia doloroso almeno è familiare.
La mente aderisce sempre a ciò che è noto. L’ignoto è pericoloso perché essa non vi esercita nessuno controllo.
Ecco perché la mente ignora il presente e lo ignora.
La consapevolezza del presente crea un intervallo, non solo nel flusso della mente, ma anche nel continuum di passato e futuro.
Niente di veramente nuovo e creativo può venire alla luce se non in questo intervallo,questo spazio libero di infinite possibilità.
La donna in questione, che si identifica con la mente , sta forse ricreando uno schema appreso nel passato in cui intimità e violenza sono inscindibili.
O forse sta recitando la parte di un ruolo appreso nell’ infanzia in base al quale è indegna e merita di essere punita.
E’ anche possibile che viva gran parte della sua vita attraverso il corpo di dolore, che cerca sempre più sofferenza per nutrirsi.
Anche il partner ha i suoi schemi complementari ai suoi.
In questo caso la donna è stata veramente libera di scegliere? quale parte di se ha operato la creazione della situazione?
Uno schema mentale/emotivo del passato , niente di più.
Ma il suo schema mentale è la sua identità ? E’il suo Se ?La sua vera identità deriva dal passato ?
Domande che possono rompere gli schemi mentali per accedere al potere di Adesso.
Quando si incomincia ad entrare nella presenza per superare il passato condizionato, allora si diventa veramente liberi di scegliere.
Nessuno sceglie consapevolmente il conflitto, la disfunzione o il dolore.
Si verificano perché non c’ è abbastanza presenza in grado di dissolvere il passato.
Non c’ è abbastanza luce da scacciare l’oscurità.
Non sei pienamente qui,non sei ancora sveglio del tutto e la mente condizionata sta governando la tua vita.
Allo stesso modo se si ha ancora delle questioni aperte con i propri genitori, se si prova ancora risentimento per qualcosa
che hanno o non hanno fatto, allora si continua come sè  avessero una scelta e che avrebbero potuto agire diversamente.
Ma è un’illusione!

Fintanto che la mente con i suoi schemi condizionanti governa la tua mente governa la tua vita e tu sarai la tua mente, che altra scelta puoi avere?
Nessuna !
Lo stato di identificazione con la mente è gravemente disfunzionale. E’ una forma di follia.
Quasi tutti ne soffrono a livelli diversi.
Nel momento in cui ci si rende conto di questo , non ci può più essere risentimento.
Come è possibile avercela con la malattia di qualcuno?
L’ unica reazione adatta è la compassione.

Allora questa significa che nessuno è responsabile di quello che fa ?
Se si è governati dalla mente, sebbene non si abbia scelta si continuerà a patire le conseguenze della propria inconsapevolezza e si creerà ulteriore sofferenza.
Si continuerà a portare addosso il peso della paura, del conflitto, dei problemi e del dolore.

Il ragionamento della scelta diventa quindi applicabile anche al perdono, cioè bisogna diventare pienamente consapevoli e arrendersi prima di poter perdonare?

“Perdono” è un termine che si usa da 2000 anni, ma la maggioranza delle persone ha un’idea molto limitata del suo vero significato.
Non è possibile perdonare veramente se stessi o gli altri finché si attinge il proprio senso di identità nel passato.
Solo accedendo al potere di adesso, che è il tuo stesso potere, è veramente possibile perdonare.
Ciò priva il passato della sua forza e allora si incomincia a comprendere in profondità che niente di quello che si è fatto
o che ci è stato fatto può intaccare minimamente l’essenza radiosa di ciò che veramente si è.
L’ intero concetto di perdono allora diventa superfluo.

E come si può arrivare a questo punto di comprensione ?
Quando ci si arrende a ciò che esiste e si diventa pienamente presenti il passato smette di avere potere.
La Presenza è la chiave. L’Adesso è la chiave.

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E come ci si accorge di essersi arreso ?

Quando non si ha più bisogno di porre questa domanda

Tratto da” IL POTERE DI ADESSO” di Eckhart Tolle


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