IL POTERE DEL LASCIARE ANDARE LE COSE E ARRENDERSI AL FLUSSO DELLA VITA

Il campo di esperienza umano si sviluppa tra le due polarità alla base della vita: lo spirito e la materia.
Un lungo cammino deve compiere l’uomo prima di essere pronto per intraprendere il ritorno “alla Casa del Padre”, nel senso di riuscire a riconoscere  la sua essenza spirituale, che custodisce in sé.
Il senso della parabola evangelica del figliol prodigo è  tutto nella necessità di peregrinare per il mondo al fine di acquisire conoscenza di sé attraverso le più disparate esperienze, che diverranno  distillato di consapevolezza e saggezza.

Fra gli ostacoli che si trovano lungo il cammino Il desiderio di possesso e la paura sono i più pericolose e difficili da superare e si pongono in netta contrapposizione con l ‘energia dell’ Amore che permea tutto l’ Universo .  Per entrare in  pieno contatto con questa forza e  sentimento, è necessario imparare a lasciare liberi, a lasciare andare, a liberarci di ciò che non ci appartiene, che non è nostro.

Niente di quello che abbiamo in questa vita è veramente nostro.

Prepararci ai cambiamenti ci rende più consapevoli del fatto che ogni momento è unico ed irripetibile.  Impariamo con il tempo che sforzarci di trattenere non fa altro che causarci sofferenza.

lasciara

Di seguito un illuminante passo di Eckhrt Tolle sul potere del “ Lasciare Andare”

” Arrendersi racchiude la saggezza semplice ma profonda di lasciarsi andare invece che opporsi al flusso della vita. Significa abbassare la resistenza interiore a ciò che esiste, che dice No attraverso il giudizio mentale e la negatività emotiva. Diventa particolarmente forte quando le cose “si mettono male” , il che significa che si crea un divario tra le esigenze e le rigide aspettative della mente, e ciò che esiste.

Questo è il divario del dolore.

Se non se più giovane ormai avrai capito che le cose vanno storte piuttosto spesso.E’ proprio in questo momenti che bisogna arrendersi se si vuole eliminare la sofferenza dalla propria vita. Accettare le cose sono ci libera immediatamente dalla identificazione con la mente e ci riconnette all’ Essere.

La resistenza è la mente.

Arrendersi è un fenomeno puramente interiore.Non significa che a livello esteriore tu non possa agire e cambiare la situazione. Infatti non è la condizione generale che devi accettare quando ti arrendi , ma solo il piccolo segmento chiamato adesso.  Per esempio, se resti impantanato nel fango non diresti : “ va bene, mi rassegno ad essere impantanato nel fango.”  Rassegnarsi non significa arrendersi.  Non bisogna accettare una situazione esistenziale negativa o indesiderata.  Ne bisogna ingannarsi d dirsi che non c’è niente che non va nell’ essere impantanati nel fango.

NO ! Sai benissimo che puoi venirne fuori.

Allora focalizza l’attenzione sul presente senza etichettarlo mentalmente in alcun modo.Ciò significa che non c’è nessun giudizio sull’ Adesso.

Perciò non c’è resistenza , ne né negatività emotiva. Si accettano  le cose come sono in quel momento.  Poi agisci e fai il possibile per uscire dal fango.  Fiche non si ottiene il risultato desiderato occorre continuare a praticare la resa astenendosi dall‘ etichettare l‘ Adesso. Per voler dare un’ analogia visiva per illustrare il concetto si immagini di camminare lungo un sentiero di notte, circondato da una fitta nebbia. Con una potente torcia che si tiene in mano si può riuscire a creare davanti a se uno spazio ristretto ma limpido.

La nebbia è la situazione esistenziale che si sta vivendo che comprende il passato e il futuro, la torcia è la presenza consapevole, lo spazio limpido è l’ Adesso.  Se non ci si arrende si indurisce la forma psicologica, il guscio dell’ Ego e si crea un forte senso di separazione.  Si percepisce il mondo e le persone che lo popolano come delle  minacce.

Emerge la compulsione inconscia di distruggere gli altri con il giudizio, così come il bisogno di competere e dominare.

Non solo la forma psicologica , ma anche quello fisica ( il corpo ) diventa dura e rigida con la resistenza.  Nascono tensioni in diverse parti dell‘organismo  e il corpo intero si contrae.  Il libero flusso di energia, fondamentale per il suo buon funzionamento, viene compromesso.

Il lavoro sul corpo può essere di grande aiuto per riequilibrare il flusso, ma se non si pratica la resa nella vita quotidiana, queste tecniche  potranno soltanto alleviare temporaneamente i sintomi, perché  la causa ( lo schema di resistenza ) non è stata dissolta.  C’è qualcosa dentro di se che non viene influenzato dalle circostanze transitorie che costituiscono la propri situazione esistenziale, ma solo con la resa vi si ha accesso.

E’ la vita, il vero Essere che esiste eternamente nel regno senza tempo del presente.

Trovare questa vita è il vero scopo fondamentale dell’ esistenza

  • Eckhrt Tolle

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