“Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde”
- Alessandro Baricco
La teoria dell’ Intelligenza Emotiva è stata formulata dallo psicologo statunitense Daniel Goleman secondo la quale si identifica un particolare tipo di intelligenza legato all’uso corretto delle emozioni.
Secondo Goleman, sviluppare questo tipo di intelligenza può costituire un fattore determinante nel raggiungimento dei propri successi personali e professionali!
Le emozioni sono dotate di una forza dirompente che può ostacolarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi, per esempio paralizzando la nostra capacità di agire o di decidere lucidamente.
Se adeguatamente gestite, possono però regalarci una marcia in più aiutandoci a comunicare efficacemente, a saperci automotivare, a reagire meglio agli stimoli provenienti dall’ambiente.
L’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali:
Autoconsapevolezza, Autocontrollo ed Empatia.
Per sviluppare tali abilità e quindi la capacità di usare le emozioni in maniera intelligente dobbiamo:
- Porre attenzione ai nostri stati interiori e interrogarci sulla loro natura e origine
- Accettare le emozioni come parte fondamentale di noi
- Imparare a riconoscere e bloccare i pensieri illogici e automatici che spesso accompagnano le emozioni
- Connotare gli eventi come temporanei e dipendenti da cause specifiche
- Ascoltare gli altri sospendendo il giudizio e l’interpretazione dei messaggi cercando di capire cosa l’altro vuole realmente comunicare
- Imparare a prestare attenzione al linguaggio non verbale
“ Essere dotati di intelligenza emotiva non significa semplicemente “essere gentili”: anzi, in certi momenti strategici, questo tipo di talenti può richiedere di non esserlo affatto, ma di mettere l’interlocutore, senza tanti complimenti, di fronte alla verità scomoda ma importante che sta cercando di evitare.
In secondo luogo, essere dotati di intelligenza emotiva non significa dar briglia sciolta ai sentimenti – metterli tutti in bella mostra – ma piuttosto controllarli così da esprimerli in modo appropriato ed efficace, tale da consentire una serena collaborazione finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni.
Inoltre, quando si tratta di intelligenza emotiva, non è vero che le donne siano più “dotate” degli uomini nè, se è per questo, è vero il contrario.
Relativamente a queste capacità, ciascuno di noi ha un profilo personale con i suoi punti di forza e le sue debolezze: alcuni di noi possono essere molto empatici, ma carenti di alcune abilità necessarie per gestire la propria sofferenza.
Oppure può darsi che, pur essendo perfettamente consapevoli del minimo cambiamento del proprio umore, altri individui siano socialmente inetti.”
Tratto da ; “Lavorare con intelligenza emotiva” – Daniel Goleman
“Tu non sei le tue emozioni ma esse ti appartengono”