Ai nostri giorni non è facile riuscire a mantenere un buon rapporto di coppia e uno dei
presupposti fondamentali è che ci sia equilibrio fra il dare ed il ricevere.
Se è solo uno dei due a dare, si crea uno squilibrio e l’equilibrio deve in qualche maniera essere ristabilito.
Se anche l’altro dà, la tensione si scioglie.
Se si dà più di quanto si riceve, toccherà poi di nuovo all’altro dare.
In questo modo la relazione manterrà una valenza positiva.
Ci si può stupire di quanto affermato da Hellinger, è cioè che ciò che vale in positivo per l’equilibrio, vale anche in negativo.
Il bisogno di compensazione esiste anche se una persona fa del male all’altra o la ferisce. Il colpevole dovrebbe dare una
soddisfazione che compensi in qualche modo il male inflitto.
Chi si sente troppo buono per richiedere una compensazione, per esempio rinunciandovi magnanimamente, danneggia
il rapporto a livello profondo. In questo modo, infatti, non soddisfa l’esigenza reale di quel momento e non concede al
colpevole alcuna possibilità di riscattarsi.
Così aumenta ulteriormente lo squilibrio.
E’ vero che è la vittima, ma si pone al di sopra del colpevole perdonandolo e sembrando il migliore fra i due,
ma non è detto che lo sia veramente.
Tratto da “Senza radici non si vola” di Ulsamer