Le due qualità necessarie
Un giovane laico si presenta ad un maestro zen per chiedergli quale via seguire per raggiungere quella liberazione di cui parla il Buddha. Il maestro si informa sulla sua capacità di concentrazione, sulla sua pratica meditativa, ma il giovane risponde: “Non sono abituato agli sforzi di un monaco zen e non riesco a meditare”.
“Ma allora cosa sai fare?”, chiede il maestro.
“Nulla!”, risponde il giovane.
“E c’è qualcosa che ti piace fare?”.
“Sì… Giocare a scacchi”.
Allora il maestro chiamò un giovane monaco, fece portare una scacchiera e prese in mano una spada. Poi disse ai due: “Chi di voi vincerà questa partita, realizzerà la liberazione. Chi perderà, verrà ucciso. Avete inteso?”.
Quindi iniziò la partita a scacchi, La concentrazione dei due ragazzi era al suo picco, per l’estrema importanza del momento. A un certo punto, il giovane laico capì che era in vantaggio, che la vittoria era vicina; guardò quindi il suo avversario e si accorse che il maestro era alle sue spalle, con la spada sfoderata sopra di lui, pronto a colpirlo. Nacque in lui uno stato di compassione e fece dunque un errore deliberato: la situazione si capovolse e il maestro passò – con la sua spada – alle spalle del giovane che prima stava vincendo e ora perdendo. Quest’ultimo chiuse gli occhi attendendosi il colpo.
La spada calò a gran velocità, ma si scagliò contro la scacchiera, tagliandola in due pezzi. Il maestro concluse: “Non c’è né vincitore né vinto; nessuno di voi due dovrà morire”. E al giovane laico disse: “Sono solo due le qualità necessarie per la realizzazione: compassione e concentrazione. Qui e ora le hai sperimentate. Mantenerle vuole dire essere nella Via.
Da 101 Storie Zen.
Buona Vita